Recital in Sacile, Italy

2006-03-31 / Il Gazzettino / Eddi De Nadai

Angela Hewitt è considerata …

Angela Hewitt è considerata dalla critica internazionale una delle massime esponenti dell’interpretazione di Bach sul pianoforte dei giorni nostri. Lo ha ampiamente dimostrato nel monografico concerto alla Fazioli Concert Hall, che comprendeva alcune significative pagine per tastiera del Kantor di Lipsia: la Sesta Suite Inglese, sei Preludi e Fughe dal Primo Libro del Clavicembalo Ben Temperato, la grandiosa Fantasia Cromatica e Fuga e la poco eseguita Aria Variata alla maniera italiana”.

Dopo l’ostinata avversione verso il pianoforte, sancita nell’ultimo trentennio del Novecento dalla filologiatout-court, che ha portato ad assodare stilemi interpretativi basati sulla ricerca oggettiva dei testi originali, spazzando con disprezzo i retaggi della “Bach Renaissance” permeata del gusto romantico, in questi ultimi anni trova nuovamente spazio una visione meno restrittiva della lettura bachiana. E il pianoforte si riappropria con autorevolezza un repertorio cui non aveva senso rinunciare, grazie alla mediazione di alcuni pianisti della nuova generazione che pur nell’attenzione filologica al testo sfruttano con acuta intuizione le risorse del pianoforte moderno.

Angela Hewitt va oltre e in un certo senso va anche indietro, riallacciandosi alla grande tradizione del pianismo di metà Novecento, a sua volta legato alla lezione di Busoni. L’artista canadese opera, a nostro avviso, un’originale sintesi tra la tradizione del pianismo romantico e la corretta interpretazione della scrittura settecentesca. Sintesi che si traduce in uno sfruttamento fantasioso di tutta la ricchezza timbrica, dinamica ed espressiva del pianoforte, con una meticolosa cura nell’evidenziare le strutture contrappuntistiche. A volte è palese che il suo pensiero va all’orchestra più che alla tastiera, ma è scelta plausibile quando quest’ultima per Bach non è che la funzionale rappresentazione di una struttura musicale estremamente complessa, poco costretta da un preciso timbro strumentale. Affascinante esecuzione, successo calorosissimo.”