2005-06-01 / Suono / Paolo Raschi
Chopin: Notturni
Angela Hewitt, piano
Hypérion CDA67371/2°
Durata: 132.53
Anno: 2004
I Notturni sono fra le opere più amate e note di Chopin. Tuttavia la loro popolarità – e in particolare quella di alcuni che hanno fatto la gioia di tanti pianisti amatori – ha contribuito a diffonderne un giudizio fin troppo languido che va ridimensionato. L’integrale dei Notturni in programma si distingue per l’equilibrio e la raffinatezza dell’interpretazione. Al pianoforte è Angela Hewitt, affermata concertista e vincitrice di concorsi internazionali, che ci propone uno Chopin elegante, misurato e quasi austero, ma mai freddo. Il fraseggio risulta chiaro ed appassionato, le armonie sono espressive. Il suo tocco è dolce, leggero nelle infinite sfumature delle ampie linee melodiche, brillante negli episodi tecnicamente più complessi. Particolare attenzione la Hewitt ha rivolto al carattere dei brani e soprattutto alla scelta dei tempi, mai esageratamente lenti, non eccedendo nei famosi “rubato” così spesso e impropriamente ritenuti cifra principale dello stile di Chopin. Ai Notturni nel CD seguono i quattro Impromptus, suggestive improvvisazioni ricche di freschezza e vitalità. Composti fra il 1835 e il 1842, l’ultimo – Fantaisie-Impromptu – pubblicato postumo nel 1855, sono opere tecnicamente più impegnative anche se forse meno popolari dei Notturni. Non seguono schemi formali ma, come disse Alfred Cortot grande interprete di Chopin, sembrano nascere dalle dita del pianista ed è questa l’impressione che si prova nell’ascoltarli. Anche negli Impromptus emergono le doti artistiche della Hewitt e la sua non comune preparazione tecnica.
Voto Artistico: 9,5
Voto Tecnico: 9,5